SILFIDI | PULCINELLA - PRIMA NAZIONALE Novembre 2016
Le silfidi - Pulcinella
coreografie di Gustavo Ramirez Sansano (Le Silfidi) e Michele Merola (Pulcinella)
musiche di Fryderyk Chopin (Le Silfidi) e Igor Stravinsky (Pulcinella)
con Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni Napoli, Nicola Stasi,
Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
spettacolo realizzato con il sostegno di Compagnia Naturalis Labor,
Teatro Asioli di Correggio (RE), ASD Progetto Danza Reggio Emilia
La nuova produzione 2016-2017 della MM Contemporary Dance Company porta in scena la rivisitazione di due titoli tratti dal repertorio di balletto del ‘900, entrambi messi in scena a Parigi, agli inizi del secolo, dai Ballets Russes di Diaghilev: Le Silfidi, nella versione del coreografo spagnolo Gustavo Ramirez Sansano, artista che da anni crea lavori per importanti compagnie come, tra le altre, il Nederlands Dans Theater, il Balletto di Amburgo, la Hubbard Street Dance Chicago, la Compania Nacional de Danza, e Pulcinella, ad opera di Michele Merola, direttore artistico e coreografo principale della MM Contemporary Dance Company.
Ma c’è un altro fil rouge che collega le due coreografie, e lo ritroviamo nel primo sperimentatore, per eccellenza, nella musica per danza del ‘900, Igor Stravinskij: il compositore, allora sconosciuto, fu scelto con lungimiranza da Djagilev per orchestrare, prima del debutto a Parigi, il Preludio danzato e il Valzer brillante finale dell’edizione divenuta definitiva de Les Sylphides.
È in quel momento, con quel titolo, che Stravinskij viene “battezzato” alla danza, e da esso si inaugura una collaborazione che feconda l’intero ‘900 con la cornucopia di capolavori da lui creati per Djagilev e i Ballets Russes.
A pochi anni di distanza, Stravinsky creò appunto Pulcinella per la stessa compagnia, ancora per volontà del suo impresario. È sua la geniale revisione di temi di Pergolesi e altri musicisti del ‘700 che innerva la partitura con un segno e una umoralità inconfondibili, per ricchezza di ritmi e freschezza di armonie, che restituiscono al balletto l’elemento allegro e burlesco, sul quale Michele Merola ha lavorato per trovare una strada personale nella coreografia.