UNA STANZA TUTTA PER SE
concept e coreografia: Camilla Monga
disegno sonoro: Federica Furlani
musica: Clogs, Marta del Grandi, Federica Furlan, Holly Herndone
danzatori: MM Contemporary Dance Company (6 danzatori)
produzione: MM Contemporary Dance Company
durata: 28 min.
In un'atmosfera carica di suggestione e di profonda riflessione, il museo che ospita le opere di David Tremlett diventa il palcoscenico di una performance unica nel suo genere, ispirata al manifesto femminista di Virginia Woolf "Una stanza tutta per sé”.
Danzatori e danzatrici, con movimenti eleganti e potenti, esplorano lo spazio circostante alla ricerca della propria "stanza tutta per sé", valorizzando la solitudine come luogo di libertà e di creatività. Le loro azioni sono guidate solo da voci femminili che compongono il tappeto sonoro della performance e che trasportano il pubblico in un viaggio sensoriale animando i loro corpi sullo sfondo delle campiture di Tremlett, che diventano simbolo di eco e risonanza, alla ricerca di una voce femminile autentica e liberata.
Le voci
conducono il pubblico verso un mondo parallelo al “qui e ora”:
grazie all’utilizzo delle cuffie, infatti, tutti gli attori della
scena, sia il pubblico che i danzatori, sono isolati nella
collettività, rimanendo connessi da una serie di sensazioni che
sanno di vivere nello stesso momento. Si tratta, in altre parole, di
uno “straniamento” condotto passo dopo passo dagli artisti che
invitano il pubblico a seguirli verso una meta di consapevolezza, che
prende corpo solo grazie allo stare insieme davanti alle opere,
cullati dalla visione del movimento armonico.