LOS(v)ERS

Coreografia e concept: Roberto Tedesco
Musiche originali: Giuseppe Villarosa
Costumi: Nuvia Valestri
Interpreti: Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Assistente: Serena Vinzio
Durata: 55 min
Produzione: MM Contemporary Dance Company
Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Con il sostegno di Festival Aperto / Fondazione I Teatri - Reggio Emilia / Istituto Italiano di Cultura di Colonia / MiC - Direzione Generale Spettacolo / Parktheatre Iserlohn

Un progetto che desidera parlare della sindrome di Hikikomori attraverso uno spettacolo liberamente ispirato a Romeo e Giulietta di Shakespeare.

LOSERS
Hikikomori, termine giapponese che significa “stare in disparte”, viene usato per indicare chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi. Gli hikikomori si palesano principalmente durante l'adolescenza e alla base di questa condizione c’è un disagio adattivo: sperimentano una forte ansia sociale e faticano a relazionarsi con i coetanei, arrivando a odiare la propria esistenza, condannata ad un circolo vizioso. Inizialmente non escono più a causa dell’ansia sociale, ma successivamente si insinua l’ansia del tempo perso, accompagnata dalla sensazione di non poter più fare nulla per rimediare alla loro vita ormai compromessa, iniziando a percepire se stessi come dei perdenti.

LOVERS
Romeo e Giulietta, composta tra il 1594 e il 1596, è una delle opere più note di William Shakespeare. Narra le vicende di due famiglie nemiche di Verona: i Montecchi e i Capuleti, ma soprattutto racconta la storia d’amore tra due ragazzi di queste famiglie, Romeo e Giulietta, storia destinata ad avere un finale tragico, con la morte dei due giovani. La vicenda di Romeo e Giulietta è forse quella che più di ogni altra rappresenta il concetto di amore puro e totale, oltre ogni limite e pregiudizio.

LOS(v)ERS
Dice il coreografo Roberto Tedesco: “Mi sono chiesto: se nella storia di Shakespeare a contrastare l’amore dei due amanti sono le famiglie, nella mia versione di Romeo e Giulietta quale potrebbe essere l’ostacolo? A questa domanda mi rispondo con un’immagine scenica che vede due stanze, una bianca e una nera, rispettivamente di Romeo e di Giulietta. A separare le due stanze una parete, una sorta di divisorio che non permetta ai due di entrare l’uno nello spazio dell’altra.
L’immagine di questi piccoli spazi, contenitori di vite ma anche rifugio e barriera per le relazioni, porta la mia mente alla sindrome di Hikikomori. Se i miei Romeo e Giulietta fossero due ragazzi che vivendo questa condizione evadono dalla società e, rinchiudendosi nelle proprie stanze, entrano in contatto e si innamorano sul web? Se fossero le loro stesse paure a dividerli? Per avvicinare ancora di più ai giorni nostri la vicenda, penso a quanto oggi la nostra vita privata sia sotto gli occhi di tutti attraverso i social media. Questo mi fa dunque pensare ad un terzo personaggio, il cui compito sarà quello di documentare con foto e brevi video la vita dei due protagonisti e che nel contempo avrà anche il ruolo dell’ombra, sinonimo di inconscio, manipolatore sconosciuto delle nostre azioni.” 
© Tiziano Ghidorsi
© Tiziano Ghidorsi
© Tiziano Ghidorsi
© Tiziano Ghidorsi
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