Coreografia: Michele Merola ed Enrico Morelli
Musica: Antonio Vivaldi ricomposta da Max Richter
Musica eseguita dal vivo da I Virtuosi Italiani
Luci: Gessica Germini
Costumi: Nuvia Valestri
Interpreti: MM Contemporary Dance Company (6 danzatori)
Durata: 18 min.
Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi sono senz'altro tra i concerti più eseguiti al mondo. Hanno sempre esercitato un potere evocativo straordinario: ascoltando questi brani ci si immerge, fin dalle prime battute, in un’atmosfera magica, che termina solo con le ultime note dell'Inverno.
Al Teatro Ristori viene presentato un estratto della coreografia di Michele Merola, creata sulla versione delle Stagioni di Max Richter: il lavoro prende spunto dal ciclo della natura che si rinnova fuori e dentro noi stessi. Ogni anno siamo portati in una dimensione temporale primordiale, in cui partecipiamo all'alternarsi delle stagioni in una sorta di rituale magico, in cui l'uomo primitivo, tuttora dentro di noi, tenta di dominare, invano, le forze della natura. Una natura che muore, ma che contiene in sé il seme della rinascita. Dove per morte della natura si intende la fine del ciclo in una forma e la trasformazione in un’altra. Le stagioni diventano così un cerchio che si chiude: una volta concluso, il ciclo ricomincia, all’infinito, in una spirale senza interruzioni, dove tutto sembra essere uguale, ma in realtà è sempre diverso. La certezza che una nuova primavera tornerà, ci conforta, ci dà forza e fiducia in un nuovo ciclo di cui siamo punto di partenza e punto di ritorno.